Il linfedema è una condizione cronica caratterizzata dall'accumulo di liquido nei tessuti, dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico. Questo provoca gonfiore (edema) che colpisce comunemente gli arti superiori e inferiori. Il sistema linfatico è responsabile del drenaggio dei fluidi in eccesso dai tessuti e del trasporto delle proteine, dei grassi e delle cellule immunitarie nel corpo. Quando questo sistema è compromesso, il fluido non viene drenato correttamente e si accumula nei tessuti, causando infiammazione e gonfiore.
Le cause principali del linfedema possono essere congenite (linfedema primario) o acquisite, come conseguenza di traumi, infezioni, interventi chirurgici o trattamenti oncologici che compromettono i linfonodi (linfedema secondario) (1).

Sebbene il linfedema sia principalmente legato a fattori meccanici come il danno ai linfonodi o la ridotta funzionalità del sistema linfatico, ci sono prove crescenti che indicano anche una componente ormonale nella sua manifestazione. Le donne, in particolare, sembrano essere più suscettibili al linfedema, suggerendo un possibile legame con le fluttuazioni ormonali, specialmente con estrogeni e progesterone. Questi ormoni possono influenzare la permeabilità dei vasi linfatici e la capacità del corpo di regolare il flusso di liquidi.
In alcune situazioni, come la menopausa o la gravidanza, in cui i livelli ormonali cambiano drasticamente, si può osservare un peggioramento dei sintomi del linfedema.
Studi recenti hanno anche suggerito che l'insulino-resistenza, spesso associata all’obesità e a squilibri metabolici, potrebbe giocare un ruolo nel peggioramento del linfedema, a causa dell'accumulo di liquidi e infiammazione associati ai livelli elevati di insulina.
Diversi studi hanno evidenziato come l'infiammazione sia uno dei meccanismi fondamentali alla base della progressione del linfedema, sottolineando l'importanza di terapie mirate che non solo riducano il gonfiore, ma anche l'infiammazione associata (2).
Il trattamento del linfedema richiede un approccio multidisciplinare che combina diverse terapie per ridurre il gonfiore e migliorare la qualità della vita.
Le terapie includono:
Drenaggio linfatico manuale: una tecnica di massaggio che favorisce il drenaggio del liquido linfatico dalle aree colpite.
Terapia compressiva: attraverso bendaggi o indumenti compressivi per ridurre l'edema e prevenire ulteriori accumuli di liquido.
Esercizi fisici: attività a basso impatto che favoriscono il drenaggio linfatico.
Trattamento nutrizionale: una corretta alimentazione può svolgere un ruolo importante nel ridurre l'infiammazione e supportare il sistema linfatico (3).
Una dieta anti-infiammatoria e bilanciata può aiutare a gestire il linfedema. Ridurre il consumo di alimenti trasformati, zuccheri raffinati, eccesso di sale e grassi saturi è fondamentale per controllare l'infiammazione. Alcuni studi indicano che un miglioramento nella regolazione dell’insulina e la riduzione dell'infiammazione possono alleviare i sintomi del linfedema (4).
La dieta chetogenica, basata su un apporto molto basso di carboidrati e un alto consumo di grassi, sta guadagnando attenzione per i suoi potenziali benefici nella gestione del linfedema.
Questa dieta induce lo stato di chetosi, in cui il corpo utilizza i grassi come fonte principale di energia, riducendo così i livelli di insulina e migliorando la regolazione dei fluidi corporei (5).
La dieta chetogenica agisce positivamente su differenti aspetti:
Riduzione dell'infiammazione: la chetosi promuove la produzione di corpi chetonici, come il beta-idrossibutirrato, che hanno proprietà anti-infiammatorie. Questo è particolarmente utile nel linfedema, dove l'infiammazione è spesso una componente chiave della patologia (6).
Perdita di peso: la riduzione del peso corporeo può alleviare la pressione sul sistema linfatico, migliorando il drenaggio dei fluidi. La dieta chetogenica è efficace nella perdita di grasso corporeo senza compromettere la massa muscolare, rendendola un'opzione interessante per i pazienti con linfedema (7).
Miglioramento della resistenza insulinica: dato che la dieta chetogenica abbassa i livelli di insulina, essa può ridurre la ritenzione di liquidi e l'accumulo di grasso, entrambi fattori che peggiorano il linfedema. Migliorando la sensibilità all'insulina, si può anche ridurre l'infiammazione sistemica, un altro beneficio potenziale per chi soffre di linfedema (8).
Regolazione del metabolismo dei liquidi: la dieta chetogenica favorisce la diuresi, o l'eliminazione dei liquidi in eccesso, un effetto che può risultare vantaggioso nelle prime fasi del trattamento del linfedema (9).
La dieta chetogenica potrebbe rappresentare una strategia promettente nella gestione del linfedema grazie alla sua capacità di ridurre l'infiammazione, migliorare la resistenza all'insulina e favorire la perdita di peso (10,11).
Riferimenti bibliografici
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Paoli, A., Rubini, A., Volek, J. S., & Grimaldi, K. A. (2013). Beyond Weight Loss: A Review of the Therapeutic Uses of Very-Low-Carbohydrate (Ketogenic) Diets. European Journal of Clinical Nutrition, 67(8), 789-796.
Lopes, L., et al. (2020). Impact of the Ketogenic Diet on Inflammation and Insulin Sensitivity in Patients with Obesity-Related Lymphatic Dysfunction. International Journal of Molecular Sciences, 21(5), 1698.
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Cohen, C. W., et al. (2018). Clinical Pilot Study of a Ketogenic Diet for Lymphatic System Function. Frontiers in Physiology, 9, 1-12.
Volek, J. S., Phinney, S. D., et al. (2015). The Art and Science of Low Carbohydrate Living. Beyond Obesity LLC.
Gibas, M. K., & Gibas, K. J. (2017). Induced and Controlled Dietary Ketosis as a Regulator of Obesity and Metabolic Syndrome Pathologies. Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, 11, S385-S390.
Urbain, P., Bertz, H., et al. (2015). Adherence to a Ketogenic Diet in Lymphatic Health: Pilot Study Results. Lymphology, 48, 26-35.
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